Ipoacusia Neurosensoriale Improvvisa: un'emergenza otorinolaringoiatrica

Ipoacusia Neurosensoriale Improvvisa: un’emergenza otorinolaringoiatrica

Solo ieri pomeriggio ho visitato in urgenza tre pazienti con ipoacusia improvvisa. In questo periodo, numerosi casi arrivano all’osservazione dell’otorinolaringoiatra, poiché le forme influenzali o le infezioni virali sono più frequenti. Due dei nostri pazienti, già questa mattina, hanno riferito un netto miglioramento della sintomatologia, con un buon recupero dell’udito.

Ipoacusia Neurosensoriale Improvvisa

Studio Medico Dr.ssa Daria Caminiti – Caso di Ipoacusia Neurosensoriale Improvvisa

Cos’è l’Ipoacusia Neurosensoriale Improvvisa?

L’ipoacusia improvvisa consiste nella perdita improvvisa dell’udito, generalmente riferita all’orecchio interno, motivo per cui viene definita ipoacusia neurosensoriale improvvisa. I pazienti colpiti da questa condizione smettono di sentire improvvisamente da una o entrambe le orecchie, con una perdita uditiva che può essere istantanea o manifestarsi in modo rapido e progressivo nell’arco di pochi giorni.

Per poter diagnosticare correttamente questa patologia, la perdita dell’udito deve verificarsi entro 72 ore e interessare l’orecchio interno. Un criterio diagnostico comunemente utilizzato è la perdita neurosensoriale superiore a 30 dB su tre frequenze contigue di tono puro, sviluppatasi in un periodo di 3 giorni.

Perché è un’Emergenza Medica?

L’ipoacusia improvvisa è considerata un’emergenza otologica. Prima si interviene con una diagnosi e un trattamento farmacologico mirato, maggiore è la probabilità di recupero dell’udito. Si tratta di una condizione che richiede un’attenzione medica immediata per identificare la causa e prevenire una sordità permanente. Il paziente necessita di uno studio approfondito, poiché circa l’85% di coloro che ricevono un trattamento tempestivo recupera almeno parzialmente l’udito.

Cause e Sintomi

Le cause esatte di questa condizione sono spesso sconosciute, anche se la ricerca indica che la patologia ha origine negli organi sensoriali dell’orecchio interno. L’ipoacusia neurosensoriale riduce la capacità di percepire suoni deboli e si manifesta quando le cellule ciliate della coclea o le vie nervose subiscono un danno.

Tra le forme di perdita improvvisa dell’udito rientrano:

  • Il risveglio con una perdita uditiva
  • La perdita dell’udito manifestatasi in pochi giorni
  • La perdita selettiva delle basse o alte frequenze
  • Distorsioni nella percezione del parlato

Circa il 90% dei casi di ipoacusia neurosensoriale improvvisa sono idiopatici, ovvero senza una causa identificabile. La causa più comune rimane l’infezione virale, ma anche altre patologie possono contribuire, tra cui malattie autoimmuni, traumi, patologie vascolari, tumori del nervo acustico, malattie metaboliche, reazioni a farmaci (antibiotici, diuretici, chemioterapici, FANS in dosi eccessive), o patologie neurologiche come la sclerosi multipla.

In alcuni casi, la perdita dell’udito improvvisa può essere causata da fattori ambientali, come cambiamenti nella pressione dell’aria (es. durante un volo) o l’esposizione a rumori forti.

Altri Sintomi Associati

La perdita dell’udito può essere preceduta o accompagnata da altri sintomi, tra cui:

  • Acufene (ronzio alle orecchie)
  • Sensazione di pienezza auricolare
  • Vertigini con nausea e vomito
  • Perdita dell’equilibrio e cinetosi

Diagnosi e Trattamento

L’ipoacusia improvvisa è una delle poche emergenze otologiche in cui il tempo è un fattore cruciale. È fondamentale che il paziente venga valutato entro poche ore. Il medico otorinolaringoiatra deve raccogliere una dettagliata anamnesi, eseguire un’otoscopia e svolgere esami audiologici di primo livello. Generalmente, il quadro clinico viene completato con esami radiologici mirati ed esami del sangue, necessari per escludere altre patologie e avviare immediatamente il protocollo terapeutico.

La maggior parte dei casi di ipoacusia improvvisa è unilaterale, e la prognosi per un recupero parziale dell’udito è generalmente buona. Tuttavia, non esiste un regime di trattamento standard per questa condizione. La terapia si basa sull’anamnesi del paziente, l’esame obiettivo e i risultati degli esami diagnostici.

Se il protocollo farmacologico non porta al risultato desiderato, ossia il recupero dell’udito, si può considerare la ossigenoterapia iperbarica, che aiuta a ridurre l’infiammazione e a migliorare la funzione della coclea, grazie all’alto apporto di ossigeno necessario per il funzionamento delle strutture uditive. Quando l’ipoacusia improvvisa non risponde al trattamento, o se l’udito non ritorna entro 6-12 mesi, il deficit può diventare permanente. In questo caso, l’otorinolaringoiatra può suggerire un presidio sonoro riabilitativo.